L'avvicinamento e' una piacevole passeggiata lungo il sentiero Ventricini che porta all'omonima Ferrata su un comodissimo sentiero dove abbiamo trovato la piacevole presenza di nevai che non interferiscono con la normale marcia
Arrivati all'attacco della via qualche piccola nuvoletta faceva presagire che qualcosa sarebbe cambiato nel meteo da li a poco...ma avevamo ancora tempo prima che le nubi si addensassero intorno a noi.
Aspettiamo che una cordata che ci ha anticipato di qualche minuto inizi a salire e poi ci prepariamo per l'ascesa.
Gia al primo tiro le nubi vanno e vengono. La prima linea (L1) risale una paretina dietro al masso staccato,segue una fessura per poi piegare a sinistra verso una rampetta che porta alla sosta ( IV+ 40 mt). La fessura e' protetta da una serie di chiodi e poi in libera fino alla sosta oppure e' possibile mettere un friend medio alla base della rampetta per stare un po piu' tranquilli.
La partenza per la L2 e' caratterizzata subito dopo la sosta dalla famosa "fessura a Z", al primo tratto e' possibile proteggere la fessura con un friend medio per poi trovare due chiodi alla fine della fessura, poi si piega verso sinista su un canalino appoggiato, alla meta' del quale si incontra un chiodo sulla sinistra (IV+, 30 mt)
Ripartiti per la L3 si incontra un piccolo tettino da superare facilmente proteggendo con un friend e poi la linea diventa facile su un canalino fino alla sosta su un comodo terrazzo; e' piu' piacevole passare in placca sulla sinistra. (III+, 35 mt)
La L4 e' facile e piacevole: una placca arronchiata ci porta alla sosta dietro al masso dove, sulla faccia opposta che guarda Prati di Tivo e' presente una comoda sosta di discesa (IV, 35 mt). Da qui la via finisce o e' possibile proseguire sugli ultimi tiri facili della "Morandi Consiglio" (III) o sulla piu' impegnativa placca delle "Due Generazioni" (V/VI)
Purtroppo troviamo la cordata che ci precedeva ferma sulla sosta per l'ultimo tiro delle "Due Generazioni" insieme ad una altra cordata che riscendeva... l'udire i tuoni non troppo lontani ci ha fatto prendere la decisione che era meglio non rischiare una grandinata in parete e abbiamo iniziato a preparare le corde per la discesa.
Dal masso che incrocia quasi tutte le vie di quella parete, con due lanci di corda si e' subito a terra. Come re-inizio della stagione alpinistica sul Corno Piccolo non c'e' male...speriamo che il meteo regga per tutta la stagione!!!